Come e quando nasce Ada? Quali cittadini raccoglie intorno a sé?
Argine via Divino Amore (ADA) nasce nel giugno del 2011 quando a Marino si avverte che l’area di via del Divino Amore-Mugilla sarebbe da subito stata interessata dai progetti speculativi della giunta Palozzi. Un gruppo di cittadini ha cominciato a riunirsi e nel corso dei mesi successivi molti si sono uniti al gruppo di ADA.
Quali sono i suoi punti programmatici?
ADA si propone di attuare tutte le forme possibili di contrapposizione democratica per impedire la distruzione della pregiata area paesistica e archeologica di via del Divino Amore- Mugilla. Dopo circa quattro mesi dalla nascita di Ada un gruppo di cittadini si distanzia e fonda l’Assemblea contro la cementificazione con intenti comuni ai vostri.
Qual è stato, a vostro avviso, il motivo che ha spinto quei cittadini a creare un’altra associazione? Punti di vista differenti?
E’ vero, un piccolo gruppo di persone si è staccato creando un gruppo alternativo, intendendo evidentemente perseguire strade diverse dalle nostre. ADA ha comunque presentato Ricorso al TAR il 17 dicembre 2011 raccogliendo circa 4000 euro con oltre 120 famiglie coinvolte, mentre non abbiamo notizie di ulteriori ricorsi al TAR annunciati da altri soggetti legati ai cittadini. Tutti i fondi raccolti da ADA sono riportati con la massima trasparenza sul sito internet. Comunque vada, ADA è un successo della cittadinanza e della partecipazione di base.
Qual è il vostro rapporto con i partiti? Vi ponete con una politica antipartitica e “antisistema” o non disdegnate l’appoggio degli stessi?
ADA nasce per contrastare la distruzione dell’area verde del Divino Amore. I cittadini riprendono il loro ruolo attivo e diretto senza mediatori più o meno credibili. Chi vuole, compreso i partiti, possono aderire al ricorso principale già presentato da ADA al TAR in aggiunta (cioè ad adjuvandum) già dal mese di febbraio 2012. In ADA, ogni testa vale un voto, senza condizionamenti di altra natura. In ADA si respira area di grande partecipazione e democrazia.
Il vostro obiettivo è, come scritto sul sito, scongiurare la cementificazione dell’area divino amore-mugilla, eppure l’Amministrazione comunale parla della variante come di una grande opportunità per posti di lavoro, progresso, servizi per la città; voi perché non la vedete così?
Le promesse di Palozzi e della sua maggioranza hanno davvero le gambe corte. La distruzione dell’area verde del Divino Amore e l’arrivo di 15.000 -20.000 nuovi abitanti renderebbe impossibile una vita già complicata per gli abitanti di Santa Maria delle Mole e Marino: aumento del traffico già ora al limite dell’accettabile, scarsità delle risorse idriche e dei servizi, distruzione definitiva del verde e delle aree pregiate, creazione di una nuova grande “area dormitorio”. L’unica ragione di questa operazione è la speculazione per il vantaggio di pochi, soprattutto politici. Marino non ha bisogno di aumentare del 50% i suoi abitanti per le smanie di carriera politica di chi la governa. Per questo abbiamo presentato il ricorso.
Poniamo che vinciate il ricorso al Tar, il vostro è no aprioristico o avete una proposta alternativa su quella zona?
Abbiamo diverse proposte, in una delle prossime assemblee pubbliche illustreremo anche su questo punto il nostro pensiero al riguardo. In ogni caso, no ad altro cemento e ad altri abitanti sul territorio, si all’utilizzo degli spazi per il miglioramento della qualità della vita delle persone nel rispetto dell’ambiente e della storia antica di queste terre.
La variante sul Divino Amore è frutto di un lungo passaggio che parte da Onorati ed arriva fino a Palozzi, Ada come vede questo iter? Quanta responsabilità ebbe la Giunta Onorati?
Enormi. Il pasticcio del Divino Amore ha responsabilità enormi nella destra e nella sinistra. Per questo ADA preferisce operare direttamente a livello di cittadini: chi vuole si coinvolge come persona.
L’urbanistica è sempre stato il tallone d’Achille dell’attuale Giunta Palozzi, come giudica il lavoro dell’Amministrazione su questo tema? Tutta causa di un’eredità scomoda o le responsabilità vanno addossate anche ad Adriano Palozzi?
Palozzi ha trovato servito su un piatto d’argento dalla sinistra una Variante al PRG a dir poco scellerata. Non ha fatto niente per limitarla anzi l’ha peggiorata con decine di ulteriori varianti, con la furbesca strategia di scaricare sui suoi predecessori tutte le responsabilità. Per essere chiari, non abbiamo alcuna fiducia nella maggior parte dei politici locali, spesso molti di loro hanno dimostrato di essere persone avide di potere e di denaro.
Quali sono i punti su cui cercate di incalzare Amministrazione, Regione e costruttori attraverso il vostro ricorso al Tar?
L’analisi della documentazione relativa agli atti approvati il 3 agosto 2011 (in pieno deserto estivo) ha mostrano agli occhi dei nostri tecnici e avvocati tante e tali incongruenze tecniche e passaggi procedurali inesatti e insensati che è difficile citarli tutti. Si parte dalla prese d’atto senza un mandato precedente ad una serie di passaggi a dir poco funambolici in Regione, per non parlare delle lacune a livello urbanistico e tecnico.
Siete fiduciosi sull’esito finale?
Siamo molto fiduciosi del lavoro fatto dei nostri avvocati e tecnici urbanisti. I punti di debolezza sono talmente tanti che siamo convinti di poter vincere il ricorso al TAR e bloccare la speculazione di Palozzi e dei suoi uomini.