I giovanissimi attori principali di Marino Aperta Onlus, dai 16 ai 30 anni di età, si sono integrati alla perfezione con il gruppo dei bambini e degli adulti del Coro del Fiore Blu, con la presenza di oltre 60 persone sulla scena dello spettacolo.
La storia, ironica e portatrice di messaggi positivi, ha incontrato il favore del pubblico che a più riprese e in ogni rappresentazione ha interrotto l’azione con applausi convinti e prolungati.
Applausi a scena aperta anche per la Big Band di Marino Aperta, 23 elementi tra navigati professionisti e giovani ragazzi in grande prevalenza di Marino, delle scuole IC Levi e IC Santa Maria delle Mole, che si sono cimentati con undici pezzi musicali inediti di stampo blues-pop, con venature di jazz e musica contemporanea, brani musicali scritti dai soci dell’associazione per il Musical e diretti dal giovane jazzista di Marino Stefano Carbonelli.
Molto apprezzate anche le scenografie che hanno visto tra i professionisti gli applauditissimi balletti delle giovani promesse della danza Mandela Giudice e Esmeralda Pensa.
“Un successo che va oltre le nostre stesse previsioni” ha commentato il Direttivo dell’Associazione “con tutte le serate piene, a partire dalla prova generale aperta di venerdì 7 dicembre, fino alla necessità di fermare altre richieste di prenotazione per il sabato 8 e la domenica 9 dicembre avendo raggiunto la massima capienza dei posti in teatro. Marino Aperta Onlus continua nel suo cammino, sotto la guida saggia e attenta di don Bruno Meneghini, suo presidente onorario – prete vero, credibile, umile e portatore nel suo operato per anni sul territorio dei profondi valori della solidarietà e dell’accoglienza -, a proporre progetti di crescita sana e aperta a tutti, in particolare ai ragazzi in difficoltà in ambito scolastico e relazionale del territorio della pianura di Marino. Dei frutti che sono sotto gli occhi di tutti e che offrono a tutte le persone di buona volontà che si avvicinano all’associazione una visione del mondo solidale, positiva e aperta ai valori più profondi della vita.”