Un passo decisivo per la tutela dei cittadini e la salvaguardia del territorio.
Il Consiglio Comunale di ieri ha segnato una svolta importante per la tutela della salute e sicurezza dei cittadini di Marino: è stato finalmente approvato il Piano di Emergenza Comunale (PEC) partecipato. Il Piano ha identificato i rischi di calamità (dal terremoto al dissesto idrogeologico, dall’incidente aereo alla fuga di gas tossici) per ciascuna zona del territorio comunale, definendo le aree di attesa dove riparare la popolazione e le aree di ammassamento dove far convergere i soccorsi.
Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Carlo Colizza che ha tenuto a sottolineare che da anni il Comune doveva provvedere a questo documento fondamentale realizzato in pochi mesi e, soprattutto, con i cittadini.
Si ricorda che il Piano di Emergenza Comunale è obbligatorio per legge dal 2012.
Purtroppo, l’intensa cementificazione ha sottratto spazi fondamentali per la tutela dei cittadini: il PEC riesce a garantire spazi adeguati di soccorso soltanto al 65% della popolazione. Ma la decisione di ieri innalza un ulteriore argine contro la speculazione edilizia, perché pone la necessità di rispettare le aree verdi, anche per la tutela della salute dei cittadini in caso di emergenza.
Un’altra grande novità è stato il pieno coinvolgimento di associazioni, comitati e cittadini, coordinate dal delegato del Sindaco, Consigliere Antonio Dibello, insieme a Marino Aperta Onlus e al Gruppo Monsignor Grassi. Un lavoro certosino di analisi del territorio e delle esigenze dei cittadini che è durato sei settimane.
Entro fine anno, il PEC verrà presentato alla Regione Lazio, in modo da poter accedere ai finanziamenti necessari per l’attuazione del Piano di Emergenza.