Il Comitato a difesa dell’area del Divino Amore di Marino confida in una rapida riproposizione e approvazione nella prossima settimana della mozione di revoca degli atti della Polverini voluti fortemente da Palozzi e Silvagni.
“Pur se l’esito del consiglio regionale il 15 aprile è stato profondamente deludente per la inefficienza mostrata dalla maggioranza consigliare regionale” dichiara il comitato Argine via Divino Amore (ADA) presente in massa con l’Assemblea Contro la Cementificazione (ACC) ai lavori del Consiglio Regionale “chiediamo con determinazione che venga ridiscussa la prossima settimana in Regione la mozione che chiede la revoca degli atti scellerati della Polverini. Questi atti scandalosi stanno consentendo di mandare avanti la distruzione del residuo territorio verde di Marino, vista l’assenza di pronunciamento del TAR sull’intera vicenda di Mugilla-Divino Amore. Questo iter per la cementificazione è stato avviato nel 2011 dal duo Palozzi-Silvagni e da tutto il centro destra marinese. I tristi fatti che stanno accadendo in questi giorni a Marino, che hanno condotto agli arresti domiciliari dell’ormai sospeso Sindaco Silvagni e all’iscrizione nel registro degli indagati di altre persone che orbitano nell’amministrazione marinese, sembrano la riconferma più chiara, anche in ambito giudiziario, del sistema di clientele messo in piedi a Marino nel corso degli anni dell’amministrazione di centrodestra. Confidiamo in una rinsavimento di Zingaretti e di Civita alla Regione Lazio al fine di fermare un affare cemetificatorio che dalle stime fatte dai tecnici muove interessi che si aggirano intorno ad un miliardo di euro. Visti i fenomeni corruttivi emersi in questi giorni, si può facilmente immaginare quali appetiti questo genere di affari possano generare.”