La speranza di fermare la colata di cemento è tutta ancora sul campo, dichiara ADA: niente licenze ancora sull’area Tudini e Negroni anche se il giudizio del TAR è sempre più necessario per fermare lo scempio voluto da Palozzi e Silvagni con la complicità di Zingaretti e Civita.
Soddisfazione per la partecipazione all’ultima passeggiata organizzata da Argine via Divino Amore, Assemblea Contro la Cementificazione, Legambiente Appia Sud e Italia Nostra Castelli Romani è stata espressa dal coordinamento di ADA. “Ancora una volta un nutrito gruppo di cittadini – circa un centinaio – bambini, giovani, adulti e anziani, hanno animato l’ultima passeggiata archeologica nell’area di Mugilla e nella prima parte dell’area Tudini. Nonostante alcune incomplete e per alcuni ambiti sbagliate, informazioni di stampa apparse di recente sul giornale il Caffè, la cementificazione dell’area del Divino Amore (Tudini/Negroni) è attualmente totalmente ferma. Le uniche licenze al momento rilasciate nel 2014, ma anch’esse sotto la scure del TAR per i ricorsi presentati dai cittadini, sono quelle di alcune palazzine nell’area Mugilla e per questo, ben conoscendo da tempo il problema segnalato ai nostri avvocati e al TAR, abbiamo organizzato in questa area l’ultima passeggiata del 28 marzo.
Chi si sta muovendo lo fa ampiamente a suo rischio e l’azione incessante in consiglio comunale dei 6 consiglieri di opposizione che si battono contro il progetto di cementificazione del Divino Amore e appoggiano il ricorso ADA (Colizza, Cacciatore e Paterna per il M5S, Di Giulio e Iozzi per Unione di Centro Sinistra e Tammaro per il Movimento per il Cambiamento) è testimoniato dall’ennesima interrogazione, dopo le molte mozioni e interrogazioni degli scorsi consigli, proprio sull’area di Mugilla dove chi ha frettolosamente firmato le prime licenze senza le dovute garanzie dovrà fare i conti con i cittadini ricorrenti in tribunale e se necessario in tutte le altre sedi idonee a partire dalla corte dei conti.”
“L’invito” conclude il coordinamento di ADA “è ancora una volta di partecipare il 1 aprile 2015 alle ore 15,30 al Consiglio Comunale di Marino per far sentire a tutta la giunta Silvagni e alla sua maggioranza, quanto la cittadinanza sia interessata a salvare questo ultimo pezzo di agro romano dalla speculazione dei politicanti che ci governano a Marino e in Regione Lazio.”