Importante convegno organizzato ad Albano il 24 maggio dalla Scuola di partecipazione politica dei Castelli Romani. Sono intervenuti tra gli altri Fabrizio Truini, biografo di Aldo Capitini grande teorico italiano della non violenza, Roberto Catalano, responsabile del dialogo intereligioso del Movimento dei Focolarini e Adolfo Tammaro, in rappresentanza del Movimento per il Cambiamento. Molti gli spunti di riflessione presentati da Truini e Catalano connessi al legame spesso indissolubile tra il potere e la violenza, sia fisica sia psicologica.
Spunti anche sul tema religioso e il legame tra la vita attiva nelle comunità per rilanciare la partecipazione e l’impegno nella vita sociale contrapposto ai personalismi e all’individualismo dilagante che ci hanno condotto ad una società evidentemente non più a misura d’uomo. Infine, l’intervento di Tammaro ha centrato la difficoltà di interagire con la politica attuale ma anche la necessità che i cittadini si riapproprino del ruolo di reale indirizzo delle scelte, dai comuni, alle regioni al livello nazionale. Lo strapotere anche violento nella sua forma arrogante della politica che abbiamo conosciuto anche localmente in questi ultimi decenni può essere ricondotto, secondo Tammaro, alla normalità dei rapporti solo se il livello civico e di interessamento alla vita pubblica aumenterà, spostando le persone dal loro interesse spicciolo all’interesse della comunità a cui appartengono.