Si è svolto oggi, presso la sala Conferenze del CNR, il “Convegno Capovolto: povertà educativa e comunità educante”.
Convegno che conclude i quattro anni del progetto “La Nostra Buona Stella”, un’avventura incredibile che ha visto attivamente coinvolte oltre mille studenti di 7 diversi Istituti dei Castelli Romani, 4 Comuni, la Regione Lazio, un istituto del CNR e innumerevoli enti ed associazioni del terzo settore.
È stato un convegno particolare, capovolto appunto, che ha visto gli alunni di varie classi degli Istituti “Primo Levi” e “Santa Maria delle Mole” di Marino, della Scuola Media “Umberto Nobile” di Ciampino e del Liceo “Marco Tullio Cicerone” di Frascati essere i driver di un’intera mattinata di studi e di interventi.
I ragazzi, dopo i saluti istituzionali del direttore dell’IRPPS del CNR Mario Paolucci, di Angela Casaregola, presidente dell’Ass. Arianna Onlus capoprogetto de La Nostra Buona Stella e Antonella Ciocia, la ricercatrice del IRPPS-CNR che ha seguito questi quattro anni di progetto, si sono alternati nella gestione dell’evento presentando lavori, relazioni, suggestioni con gli “adulti” come soggetti passivi o, al massimo, come persone da intervistare.
Sono stati gli studenti gli unici soggetti attivi attraverso le loro relazioni sul ruolo e la funzione della comunità educante, sulla povertà educativa, sull’Agenda 2030 offrendo il proprio punto di vista sulla loro realtà e suggerendo soluzioni talvolta semplicistice ma sempre e comunque perfettamente perseguibili se supportate da una volontà politica.
Particolare attenzione ha rivestito la disamina che hanno effettuato sull’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
Programma che si basa su obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame, un’istruzione di qualità per tutti.
E i ragazzi hanno rimarcato più volte, in più relazioni come un’istruzione di qualità sia la base per migliorare la vita delle persone e raggiungere lo sviluppo sostenibile e come si siano ottenuti risultati importanti per quanto riguarda l’incremento dell’accesso all’istruzione a tutti i livelli e l’incremento dei livelli di iscrizione nelle scuole, soprattutto per donne e ragazze.
Questo convegno è partito dai giovani che, assoluti protagonisti, hanno presentato le proprie idee, proposte, dando libero sfogo alla propria creatività essendo proprio i giovani i principali protagonisti di una comunità educante che è nata con il progetto per contrastare povertà educativa, abbandono scolastico e fragilità.
Il progetto che termina lascia il testimone a ragazzi entusiasti che hanno assorbito tutto il bello e l’utile che in questi quattro anni La Nostra Buona Stella è riuscita a dare e oggi gli studenti, i nostri studenti, lo hanno raccolto il testimone, dando continuità al pensiero e all’azione comune.
La scuola, la famiglia, le amministrazioni pubbliche, il terzo settore, gli enti di monitoraggio e ricerca hanno gettato le basi in questi anni per costruire un nuovo futuro e gli studenti si sono detti, e dimostrati, pronti a continuare il cammino in maniera autonoma.
“Insieme”, “aiutandoci”, “mettendo in comune le proprie capacità” “comunità” sono state le parole chiave in ogni relazione ascoltata oggi.
E si è trattato di argomenti importanti, seri: La Comunità educante, Povertà educativa: problemi e proposte, Tutti insieme dentro per educare, Occasioni di crescita, EducAzioni: ali per la libertà, Educare attraverso l’arte, La scuola a modo nostro, Insieme dentro l’opera d’arte i titoli delle sessioni del Convegno.
In questi 4 anni di presenza sul territorio dei Castelli Romani tutti insieme hanno saputo coltivare fiducia, conoscenza reciproca, solidarietà, hanno prodotto così un patrimonio da non disperdere con molteplici azioni anche non previste dal progetto ma che hanno dato una spinta a sperimentare e sperimentarsi nel cambiamento: una comunità in movimento che per ripartire dovrà mettere al centro gli studenti dagli 11 ai 17 anni dove tutti possano contribuire a promuovere un cambiamento sociale incisivo mettendo insieme e intrecciando competenze.
Adesso tocca a loro, agli studenti, che hanno dimostrato una sensibilità, una maturità, una volontà rara cercare di cambiare il loro mondo, renderlo più bello, più solidale, più ricco d’arte e di gioia.
Noi, dopo questi anni di impegno, lasciamo una vera, reale Comunità educante.
E lasciamo anche un’indicazione sul futuro fatta di arte, di ascolto, di confronto e di sostegno, di apertura in ogni settore.
Lasciamo anche tre libri ed un numero monografico sulla nostra storia. Il che non è poco.
La Nostra Buona Stella
Partner del progetto sono:
L’Associazione Arianna Onlus capo-progetto
Regione Lazio;
Comune di Albano Laziale;
Comune di Castel Gandolfo;
Comune di Marino;
CNR – Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali;
Scuola Media Statale Umberto Nobile;
Istituto Comprensivo Antonio Gramsci;
Istituto Comprensivo Primo Levi;
Istituto Comprensivo Santa Maria delle Mole;
Istituto d’Istruzione Superiore “Via Romana 11/13”;
Liceo Classico – Linguistico – Scienze Umane M.T. Cicerone;
Impresa Sociale Borghi Artistici;