Con gli ultimi tre incontri presso la scuola Vivaldi di Santa Maria delle Mole il 26 aprile scorso e presso la scuola Levi di Frattocchie il 12 maggio, circa 300 ragazzi della prima e seconda media della pianura di Marino sono stati formati da un esperto sul tema del Bullismo e del Cyberbullismo. Gli incontri organizzati per il progetto Comitato Quartiere Giovani dall’associazione Marino Aperta Onlus hanno affrontato il delicato tema delle oppressioni fisiche e psicologiche che caratterizzano il bullismo e il cyberbullismo, mostrando ai ragazzi i comportamenti a rischio e le complesse situazioni che si possono creare. Le ultime indagini dell’Istat su questo tema rappresentano una situazione in rapido aggravamento per quanto riguarda i numeri dei ragazzi coinvolti, fino al 50% nella popolazione adolescente in italia, e le conseguenze sulle vittime. Il dato che impressiona di più è indubbiamente legato ai tentativi di suicidio legati a questi comportamenti, l’11% degli adolescenti che è stato vittima di oppressioni psicologiche immagina di risolvere il problema con il suicidio. Anche sul fronte generale della statistica, purtroppo, in Italia il suicidio per i giovani è la seconda causa di morte dopo gli incidenti: ogni anno 400 adolescenti decidono per motivi legati alla depressione, spesso dovuta a fenomeni di oppressione come il Bullismo e il Cyberbullismo, di togliersi la vita. Un dato in forte crescita, triplicatosi negli ultimi 30 anni.
“Su richiesta dei docenti abbiamo concluso gli incontri del Comitato Quartiere Giovani per l’anno scolastico in corso” ha dichiarato il direttivo di Marino Aperta Onlus “sul tema molto preoccupante del bullismo e del cyberbullismo. Grazie agli approfondimenti con dei filmati e alle indicazioni puntuali della Polizia Postale su questi temi è stato possibile informare e formare i ragazzi, facendo passare il messaggio fondamentale che non sono soli, che parlare con gli adulti dei loro problemi, anche per questi fenomeni di oppressione, è la strada maestra da seguire. La risposta dei ragazzi è stata attenta e interessata, un tema difficile che gli adulti hanno l’obbligo morale di affrontare seriamente, senza superficialità, per il bene dei giovani“.