Il giudice del tribunale di Roma, Valerio De Gioia, ha depositato ieri la sentenza di assoluzione di Alessandro Coloni. L’ex Consigliere provinciale è stato assolto perché il fatto non sussiste.
Era il 2008 quando, così come altri Consiglieri Provinciali, Coloni era stato accusato di truffa aggravata per i rimborsi ricevuti per i permessi di incarico pubblico.
Alessandro Coloni, difeso dagli Avvocati Alessandro Cassiani e Avv. Irma Conti è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste dall’accusa di truffa aggravata in danno della Provincia di Roma.
E’ stata esclusa anche qualsiasi responsabilità in capo alla Aterno Service Srl, assistita dall’Avv. Valeria Raimondo, società incolpata ai sensi del D.vo 231/2001 che prevede la responsabilità da reato delle persone giuridiche.
E’ stata esclusa anche qualsiasi responsabilità in capo alla Aterno Service Srl, assistita dall’Avv. Valeria Raimondo, società incolpata ai sensi del D.vo 231/2001 che prevede la responsabilità da reato delle persone giuridiche.
L’istruttoria dibattimentale non ha fornito alcun riscontro all’accusa scaturita in seguito all’indagine avviata sulla base delle notizie diffuse dalla stampa e che aveva ipotizzato la fittizietà del rapporto di lavoro di Alessandro Coloni con la Aterno Service nel periodo in cui lo stesso era Consigliere Provinciale.
I difensori hanno dimostrato, ed il giudice ne ha preso atto, della reale sussistenza del rapporto di lavoro e quindi l’infondatezza dell’accusa sia nei confronti di Coloni che della società.
È giunta a conclusione con l’assoluzione, dopo oltre 7 anni, una vicenda che aveva destato scalpore a livello nazionale e che ha prodotto sicuramente danni, e non solo morali, a chi oggi è stato dimostrato essere stato accusato ingiustamente.
“Ringrazio il Giudice Valerio De Gioia – dichiara Alessandro Coloni – e i miei avvocati Alessandro Cassiani e Irma Conti e quanti in questi lunghissimi anni hanno creduto in me. Non voglio fare vittimismo, ma non posso non ricordare quelli che invece hanno strumentalizzato e usato fuori da ogni regola morale questa vicenda colpendo non solo me, ma anche i miei familiari.”