Da un comunicato stampa dei cittadini del Comitato Aeroporto Ciampino –
Signor Ministro,
La situazione di chi vive intorno all’aeroporto “G.B. Pastine” di Roma Ciampino si fa sempre più invivibile ed è inaccettabile che l’iperbolica crescita del suo traffico aereo a partire dall’anno 2002 sia avvenuta senza tenere adeguatamente conto delle Norme nazionali e comunitarie.
L’aeroporto è collocato, fin dall’atto della sua nascita nel 1916, a meno di 200 metri dalle case della città di Ciampino. Le sue rotte di decollo ed atterraggio sorvolano a bassa quota le case delle decine di migliaia di cittadini che vivono a Ciampino, Marino e nel VII municipio di Roma, oltre al Parco dell’Appia Antica e al Parco degli Acquedotti.
Nessuna tutela esiste neanche per le scuole e gli altri punti sensibili che insistono su tali territori.
L’aeroporto di Ciampino ad oggi:
– non ha completato il percorso di adeguamento alla normativa sull’impatto acustico (D.lgs 447/1995 e decreti collegati), nonostante che tale legge e i suoi Decreti collegati siano completamente operativi dall’anno 2000;
– non è stato sottoposto a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), nonostante che nel 2014, di fronte all’indagine della Commissione Europea per violazione delle norme comunitarie in questo aeroporto, le stesse autorità italiane abbiano ammesso che la procedura di VIA doveva essere fatta già a partire dal 2002;
– non è stato sottoposto a procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), nonostante le autorità italiane si siano impegnate fin dal 2012 con la Commissione Europea ad effettuare la VAS su questo aeroporto.
Il mancato rispetto di queste fondamentali Norme a tutela della salute dei cittadini e a tutela dell’ambiente, del patrimonio archeologico e paesaggistico, espone da anni a gravi rischi la salute dei cittadini e dell’ambiente.
Le indagini epidemiologiche sugli effetti del solo inquinamento acustico S.E.R.A. (2009) e S.Am.Ba. (2012) condotte, dalle Asl competenti, rispettivamente sugli adulti e sui bambini abitanti nel territorio colpito, hanno rivelato gravi rischi di contrarre malattie cardiocircolatorie e respiratorie, negli adulti, e ritardi cognitivi e danni uditivi, nei bambini.
L’Aeroporto di Ciampino è oggi al nono posto nella graduatoria degli aeroporti italiani per numero di passeggeri pur violando sistematicamente, in base alle rilevazioni di Arpa Lazio, i limiti di impatto acustico previsti per legge e non avendo mai adempiuto né alla normativa VIA né a quella VAS.
L’Aeroporto di Ciampino negli ultimi 40 anni e fino al 2002 non aveva mai superato il milione di passeggeri annui, mentre a partire da 2002 è stato avviato un piano di sviluppo che lo ha portato ai cinque milioni di passeggeri attuali.
Le chiediamo, Signor Ministro, secondo un opportuno principio di cautela a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente, di impegnarsi per una immediata e drastica riduzione del traffico aereo nell’aeroporto di Ciampino.
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