Legambiente Appia sud – il Riccio ha avviato una serie di iniziative, tra cui una petizione on-line, per porre in evidenza un gravissimo abuso che sta avvenendo sul territorio di Marino, a Frattocchie, su un’area dal grandissimo valore storico e culturale e dal fortissimo potenziale turistico.
Si parla dell’area archeologica del circo romano della città di Bovillae (città posta tra il XII e XIII miglio della Via Appia, ora nel Comune di Marino – RM) è uno dei siti archeologici più significativi al mondo, in quanto conserva gli unici resti dei carceres (box di partenza dei cavalli) ancora in piedi di tutto l’Impero Romano. Attualmente l’area del circo e tutte le strutture archeologiche sepolte attorno ad esso, che costituiscono il cuore della città imperiale di Bovillae, sono oggetto di un abuso edilizio da parte del proprietario dell’area, attraverso la costruzione di una villetta che ha violato i numerosi vincoli imposti nell’area: archeologico, monumentale e paesaggistico. Lo scavo e la gettata di cemento per le fondazioni di questa villetta abusiva a pochissimi metri dai carceres del circo di Boville, hanno già irrimediabilmente devastato parte delle strutture archeologiche sottostanti (identificate con l’edificio dei Sodales Augustales – Sacerdoti adibiti alle celebrazioni del culto di Augusto).
La petizione avviata da Legambiente online con raccolta firme è indirizzata:
- al Ministro Dario Franceschini – Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo
- al Soprintendente Agostino Bureca – Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Provincia di Roma, Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo
- al Soprintendente Alfonsina Russo – Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio.
Obiettivo della petizione sarà la segnalazione del grave episodio di abusivismo alle massime autorità per la tutela del patrimonio archeologico, monumentale e paesaggistico, e la proposta di revisione e ampliamento del vincolo archeologico e paesaggistico a tutta l’area della città imperiale di Bovillae, com’è ormai ben ricostruibile dalla letteratura archeologica e dagli elementi derivanti dagli ultimi scavi archeologici.
Basta fare click qui per aderire alla petizione di Legambiente