Quasi raggiunto l’obiettivo nella raccolta fondi per la copertura dei costi del ricorsi TAR per fermare la speculazione.

Anche i più ottimisti tra gli organizzatori delle passeggiate di Argine via Divino Amore  si sono stupiti quando all’appuntamento del 15 febbraio a Frattocchie hanno visto confluire circa un centinaio di persone per il terzo appuntamento del l’iniziativa denominata ‘A spasso tra storia e archeologia’. Questi appuntamenti di ADA hanno il dichiarato scopo di diffondere la conoscenza del territorio per stimolare il suo rispetto e la sua difesa.

ADA-gruppo

Il nutrito gruppo di persone, guidato dall’archeologo dott. Marco Cavacchioli, si è prima soffermato sulla via Appia Antica, presso la torretta di osservazione costruita su un sepolcro del I secolo D.C., ha poi proseguito all’interno della tenuta dei Frati Trappisti e, infine, ha concluso la passeggiata sulla via Appia Nuova, all’incrocio con via Nettunense nuova, per ricostruire la storia dell’Antica Osteria delle Frattocchie.

L’evento, presentato da ADA in cooperazione con Italia Nostra Castelli Romani, Legambiente Appia Sud ‘il riccio’ e che ha visto la presenza anche di rappresentanti  dell’Assemblea Contro la cementificazione, è inquadrato nelle attività che da molti anni i comitati di cittadini stanno conducendo per fermare il cemento voluto dall’amministrazione di centrodestra di Marino.

Ringraziamo tutte le persone che sono intervenute e il dott. Cavacchioli per l’appassionata ricostruzione storico-archeologica offerta ai presenti” specificano dal coordinamento di ADA. “ADA combatte su tutti i fronti, compreso quello del TAR, la scelta insensata fatta dalla politica locale e regionale che vuole cementificare l’area del Divino Amore con oltre un milione di metri cubi di cemento per altri 12500 abitanti. I politici locali e regionali riflettano bene prima di dichiarare falsamente che per il divino Amore non si può fare niente e che i ‘diritti acquisiti’ oramai impediscono la revoca degli atti. Se non saranno loro ad agire, sarà il TAR a fare la sua parte su quest’operazione di malapolitica”.

“Lanciamo anche un ultimo appello” hanno concluso i tesorieri di ADA Sandra Scialis e Marco Carbonelli “ad aderire alla sottoscrizione di fondi in corso per coprire le ultime spese legali: mancano poche centinaia di euro, e anche la copertura degli ultimi 6000 euro sarà stata assicurata.”

 Per le donazioni si possono utilizzare i seguenti conti (causale: Ricorso TAR ADA):

  • Posta Pay 4023 6006 2024 7496 intestato a Sandra Scialis
  • IBAN: IT75C0628524236CC0590001209, intestato a Associazione “Per il Cambiamento”, Banca CARIM S.p.a.

tutti i fondi raccolti dal 2011 ad oggi sono resi pubblici sul sito di ADA https://sites.google.com/site/arginedivinoamore/home