Sabato 7 giugno, con la presenza di oltre 100 cittadini, nella Sala consiliare di Ciampino si è svolto un convegno su ambiente e salute nel territorio colpito dall’inquinamento prodotto dall’aeroporto di Ciampino, organizzato dal Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto e introdotto dal portavoce Pierluigi Adami, che ha ricordato come dal 2006 i cittadini chiedano il rispetto delle leggi, che continuano a essere ignorate nonostante gli studi che documentano gravi danni alla salute fisica e psichica di adulti, e bambini e anziani.
A metà giugno saranno venduti i nuovi permessi di volo per atterrare e decollare da Ciampino (slot) e il Comitato chiede che questa vendita sia bloccata e si riporti il traffico entro i limiti di legge.
La dottoressa Tina Fabozzi, dirigente di Arpa Lazio, ha illustrato, con ampia documentazione, i risultati del monitoraggio sull’aeroporto di Ciampino che è stato avviato da Arpa Lazio a partire dal 2008 e prosegue anche oggi, dal quale emergono superamenti dei limiti di legge anche nel 2013,soprattutto a Ciampino e Marino, con livelli notevolmente superiori rilevati in vicinanza delle scuole.
La modifica delle rotte imposta dall’ENAC non ha avuto altro risultato che sottoporre altri abitanti alle polveri e al rumore, violando anche le aree di rispetto previste dai piani regolatori comunali.
La dottoressa Litta, dell’associazione Medici per l’ambiente, ha parlato del forte impatto del volo aereo sulla salute umana, reso più grave dal fatto che l’aeroporto di Ciampino è all’interno dell’area urbana. Le conseguenze sono: emissioni di gas serra, polveri ultra sottili, inquinamento chimico ed elettromagnetico. Una somma di fattori inquinanti generati dal traffico aereo che, secondo uno studio del prestigioso MIT (Massachusetts Institute of Technology), si sommano, provocando ogni anno complessivamente nel mondo migliaia di vittime.
Uno studio sulle api allevate nei dintorni dell’aeroporto di Ciampino ha scoperto inoltre la presenza di piombo nel miele.
Secondo alcuni studi citati, le popolazioni colpite hanno un più alto rischio di contrarre tumore, infarto e ipertensione.
Roberto Scacchi, Direttore generale di Legambiente Lazio, ha sostenuto ancora la necessità sempre più urgente di ridurre i voli a Ciampino, senza comunque ampliare l’aeroporto di Fiumicino.
La Consigliera regionale Cristiana Avenali ha riferito che la Regione ha espresso la volontà di riportare con urgenza l’inquinamento a Ciampino nei limiti di legge e ha attivato un tavolo istituzionale di confronto, nonostante le decisioni finali sulla riduzione dei voli vanno prese dal governo.
Su questo punto si è acceso un vivace dibattito con alcuni dei cittadini presenti che ritenevano inadeguato questo strumento e chiedevano perché non fosse invece stata indetta una conferenza dei servizi.
Nella sua risposta la consigliera Avenali, confermando comunque l’impegno della Regione a voler risolvere il problema di Ciampino, ha ribattuto che il presidente Zingaretti aveva concordato sull’opportunità di tale Conferenza, ma poi non si è potuto procedere a causa della non competenza della Regione a deliberare in tal senso sulla materia aeroportuale.
Un altro dei cittadini presenti, Carlo Cefaloni, ha sottolineato l’esigenza che i dati forniti dall’Arpa e dalla dottoressa Litta vengano portati a conoscenza dei cittadini, e richiesto che i comuni si facciano maggiormente carico di diffondere in maniera capillare queste informazioni.
Nelle conclusioni Roberto Barcaroli, a nome del comitato che ha promosso il convegno, ha chiesto l’immediata riduzione dei voli e ha detto che le leggi sul rumore hanno una grossa carenza, non prevedendo adeguate sanzioni penali per chi supera i limiti: occorre inserirle al più presto, commissariando anche le istituzioni che non svolgono il loro dovere di controllo.