“il gas Radon nei castelli romani – conoscere per prevenire”. Nel maggio del 2004 ”l’Associazione dei Nuovi Castelli Romani” ha promosso sul tema un Convegno Regionale, al quale intervennero l’allora Assessore all’Ambiente, che illustrò i contenuti della legge regionale, ed il Presidente della Commissione regionale Ambiente. In tale occasione si costituì un Comitato di monitoraggio e si sollecitarono le Amministrazioni Comunali a promuovere campagne per la rilevazione del gas radon. La successiva legge regionale del 2005 prevedeva, tra l’altro, che entro due anni il Consiglio regionale, su proposta della Giunta, dovesse adottare il Piano regionale di prevenzione e riduzione dei rischi connessi all’esposizione al gas radon. Spettava al Piano, da predisporsi avvalendosi del supporto tecnico-scientifico dell’Agenzia regionale per l’ambiente (ARPA – Lazio), evidenziare: a) i livelli di concentrazione di gas radon nelle aree esterne e negli edifici; b) la delimitazione delle aree e l’individuazione degli edifici ritenuti a rischio per la salute; c) i criteri, prescrizioni e modalità per la predisposizione di progetti di recupero e di risanamento degli edifici a rischio; d) i criteri per la definizione di prescrizioni costruttive e di accorgimenti tecnici da osservare nelle nuove edificazioni sulle eventuali aree a rischio; e) quali le aree da sottoporre a monitoraggio periodico, a cura dell’ARPA; f) le modalità per la realizzazione, a cura dell’Agenzia di Sanità Pubblica (ASP) di cui alla legge regionale 1 settembre 1999, n. 16, di uno studio epidemiologico della popolazione; g) le misure di prevenzione e di riduzione dei rischi da esposizione all’emissione di gas radon ed in particolare un sistema per la riduzione dell’esposizione al radon ed ai prodotti del decadimento del radon di vita lunga nell’approvvigionamento di acqua potabile per uso domestico; h) un sistema di informazione e di divulgazione tra la popolazione dei rischi connessi all’esposizione al gas radon e dell’applicazione delle misure di prevenzione. Della rilevazione promossa dall’Amministrazione comunale di Marino, solo nel giugno scorso è trapelato che alcuni valori della campionatura risultavano superiori a quelli previsti, sia dalla normativa nazionale (ambienti di lavoro), sia dalla raccomandazione della comunità europea (costruzioni per abitazione). Da ciò nasce l’iniziativa di offrire alla nostra comunità ed a quelle dei Comuni viciniori, elementi certi per la conoscenza del gas Radon, dei possibili effetti sulla salute umana, dei rimedi da adottare nel caso occorra nelle costruzioni esistenti e nelle nuove, compresi gli ambienti di lavoro, tramite l’intervento di qualificati esperti nel settore delle radiazioni. Crediamo che Il Convegno costituisca nuova ed utile occasione per i cittadini e le Amministrazioni partecipanti, potendo far tesoro di quanto sarà espresso dai relatori. Per la nostra Amministrazione lo stesso diviene palco di rilievo per confrontare ed esporre le iniziative, in cantiere o, assunte a seguito dei valori di concentrazione dal gas Radon risultanti dalla campagna di rilevazione già espletata. il portavoce del “gruppo”: ing. Corrado Colizza
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Inviato da : | Data comunicazione : 15-10-2008 |
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